Linee guida ANAC per la qualificazione delle Stazioni Appaltanti e Centrali di Committenza

Con l’approvazione delle Linee guida per le stazioni appaltanti e le centrali di committenza, l’Autorità Nazionale Anticorruzione individua i requisiti obbligatori, i livelli di qualificazione per la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione dei contratti relativi a lavori, servizi e forniture e i requisiti ulteriori per l’ottenimento dei punteggi. Tali linee guida rappresentano una prima fase sperimentale del nuovo sistema di qualificazione che verrà recepito dalla riforma del codice degli appalti che entrerà in vigore entro il primo trimestre del 2023. Stazioni appaltanti e centrali di committenza devono obbligatoriamente essere iscritte all’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA), avere una struttura stabilmente dedicata alla progettazione e agli affidamenti dei lavori e disporre di piattaforme telematiche per l’affidamento dei contratti. ➢ Livelli di qualificazione per la progettazione e l’affidamento delle stazioni appaltanti Per i lavori di importo a base di gara pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, le stazioni appaltanti sono qualificate in base ai seguenti livelli e punteggi:

  • 30 punti per qualificarsi per importi inferiori a 1 mln di euro (Livello 3)
  • 40 punti per importi superiori a 1 mln di euro e inferiori alla soglia di rilevanza comunitaria (Livello 2)
  • 50 punti per importi pari o superiori alle soglie di rilevanza comunitaria (Livello 1)

Per il primo anno di qualificazione, quest’ultima può essere ottenuta anche con 10 punti per il Livello 3 e con 5 punti per il Livello 2 e il Livello 1. Per il secondo anno con 5 punti per il Livello 3 e con 2 punti per il Livello 2 e Livello 1. Per i servizi e le forniture di importo a base di gara pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, le stazioni appaltanti sono qualificate in base ai seguenti livelli e punteggi:

  • 30 punti al livello base SF3 per importi inferiori a 75mila euro
  • 40 punti al livello medio SF2 per importi pari o superiori a 750mila euro e inferiori a 5 mln di euro
  • 50 punti al livello alto SF1 per importi pari o superiori a 5 mln di euro.

Anche in questo caso, per i primi due anni la qualificazione può essere ottenuta con punteggi più bassi applicando i punteggi inferiori previsti per i lavori sopracitati. ➢ Livelli di qualificazione per l’esecuzione di stazioni appaltanti e centrali di committenza La qualificazione per l’esecuzione dei contratti da parte delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza avviene ad un unico livello.

  • In una prima fase sperimentale le stazioni appaltanti e le centrali di committenza qualificate per la

progettazione e l’affidamento di lavori, servizi e forniture sono qualificate anche per l’esecuzione di questi contratti. Quando la qualificazione sarà a regime, la possibilità di eseguire il contratto sarà valutata sulla base dei seguenti requisiti: contratti eseguiti nel quinquennio precedente alla domanda di qualificazione; rispetto dei tempi previsti per i pagamenti di imprese e fornitori; assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati che alimentano le banche dati ANAC; assolvimento degli obblighi in materia di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere, verifica sull’utilizzo dei finanziamenti previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti.

  • Le stazioni appaltanti non qualificate, in una prima fase sperimentale, possono eseguire i contratti se

sono iscritte ad AUSA e sono in possesso di una figura in grado di svolgere funzioni di RUP. A regime, la possibilità di eseguire il contratto sarà valutata sulla base dei seguenti requisiti: presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze; sistema di formazione e aggiornamento del personale; contratti eseguiti nel quinquennio precedente a quello della domanda di qualificazione; rispetto dei tempi previsti per i pagamenti di imprese e fornitori; assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano le banche dati detenute o gestite dall’Autorità; assolvimento degli obblighi in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell’utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti; utilizzo di piattaforme telematiche per l’esecuzione ➢ Requisiti per la qualificazione relativa alla progettazione e all’affidamento di lavori, servizi e forniture delle stazioni appaltanti Oltre ai requisiti obbligatori, in una prima fase sperimentale, la stazione appaltante ottiene un punteggio secondo il possesso dei seguenti requisiti relativi alla progettazione e affidamento dei lavori, servizi e forniture. ➢ Requisiti per la qualificazione relativa all’affidamento per le centrali di committenza Le centrali di committenza si qualificano almeno al Livello 2 per i lavori e al SF2 per servizi e forniture. I requisiti di cui alle tabelle precedenti sono ridotti del 20%. Gli altri 20 punti sono attribuiti sulla base del numero di stazioni appaltanti convenzionate. Inoltre, le centrali di committenza devono possedere un punteggio complessivo pari ad almeno 10 per i requisiti relativi alla presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze e al sistema di formazione e aggiornamento del personale. Tra le premialità che verranno valutate negli anni successivi troviamo: presenza dei Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, la presenza di sistemi di gestione della qualità conformi alla norma UNI EN ISO 9001 degli uffici e dei procedimenti di gara, il livello di soccombenza nel contenzioso per la fase di gara e di esecuzione, l’aver espletato procedimenti innovativi e flessibili. I Criteri Minimi Ambientali (CAM) nelle procedure di gara Ulteriori requisiti che impatteranno le procedure di gara per le opere PNRR, oltre al rispetto del principio DNSH, sono rappresentati dai CAM. Si tratta dei requisiti di tipo sociale, ambientale ed economico, volti a indirizzare le scelte della PA, premiando quei prodotti, servizi a più elevato valore di sostenibilità sotto il profilo ambientale e lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. I criteri mirano a raggiungere un buon equilibrio tra prestazioni ambientali, considerazioni sui costi e disponibilità del mercato. Individuano dunque la soluzione progettuale, il prodotto migliore come previsto dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi della PA (Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement). Ad oggi sono stati adottati CAM per 18 categorie di forniture e affidamenti. Essi sono in evoluzione e in aggiornamento in base all’introduzione di nuove tecnologie in ambito ambientale disponibili sul mercato. In tale contesto, con proprio decreto pubblicato in GU n.183 del 6 agosto 2022, il MITE ha individuato nuovi criteri minimi che le stazioni appaltanti devono rispettare quando affidano i servizi di progettazione e i lavori per gli interventi edilizi. Nel decreto i CAM sono definiti per alcune o tutte le fasi di definizione della procedura di gara per: selezione dei candidati, specifiche tecniche, criteri premianti e clausole contrattuali. Ciascun criterio riporta, nella sezione verifiche, i mezzi tramite cui dimostrare la conformità ad essi. Oltre a ciò, il PNRR prevede l’adozione dei CAM nel settore della cultura. Nella Missione 1, Componente 3 la riforma 3.1 “Adozione dei CAM per eventi culturali” prevede una rimodulazione dei bandi da parte del MITE per le gare relative a eventi culturali in ottica più sostenibile agevolando formazione e competenze in materia di economia circolare a cui anche operatori economici e privati dovranno adeguarsi. Entro dicembre 2022 entrerà in vigore il decreto che stabilisce i criteri sociali e ambientali. Nel cronoprogramma di attuazione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare si evincono le seguenti fasi di attuazione che interessano i CAM:

  • T4 2022 – DM di adozione dell’aggiornamento del «Piano di azione nazionale per la sostenibilità

ambientale dei consumi nella Pubblica Amministrazione» (PAN GPP), ai sensi dell’art.1, comma 1126 della legge 296 del 2006

  • T1 2023,2024,2025 – Definizione con Decreto Direttoriale MITE di una programmazione annuale dei

Decreti CAM condivisa all’interno del tavolo permanente con le Regioni istituito dal MiTE. Lo sviluppo e l’aggiornamento di questi CAM riguarderà i settori edilizia, tessile, plastica, rifiuti e apparecchiature elettriche ed elettroniche a cui dovranno adeguarsi stazioni appaltanti e operatori economici.