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PNRR: IL “SISTEMA FROSINONE”

Per la governnce del PNRR Palazzo Chigi ha attivato due nuove strutture tecniche, entrambe dirette da Marco Leonardi, consigliere
economico molto ascoltato dal premier.
La prima, nasce all’interno del Nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica, è composta da cinque persone (Carlo
Cambini, Francesco Filippucci, Marco Percoco, Riccardo Puglisi e Carlo Stagnaro) e dovrà valutare l’impatto degli investimenti previsti
dal Pnrr.
La seconda aiuterà i comuni ad attuare al meglio i progetti, e sarà guidata da Silvia Scozzese, già assessore al Bilancio della giunta Marino.
Più a monte, invece, sarà il lavoro che dovrà svolgere l’altro comitato di tecnici. Che opererà sotto la direzione del Dipartimento per la
programmazione e il coordinamento della politica economica, guidata da Leonardi e indirizzerà le politiche del governo nell’ambito
della realizzazione del Pnrr, fornendo pareri preventivi sull’impatto e le ricadute degli investimenti previsti. Composto da cinque consiglieri.
Ci sarà Carlo Cambini, ordinario di Economia applicata al Politecnico di Torino e già capo economista dell’Autorità di regolazione
dei trasporti; Marco Percoco dalla Paris School of Economics; Francesco Filippucci, membro del think tank Tortuga; Riccardo Puglisi,
professore di Economia politica all’Università di Pavia; Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi presso l’Istituto Bruno Leoni.

La struttura e il ruolo degli enti locali
Nell’incontro con le Regioni, il presidente del Consiglio si è soffermato sulla governance del Recovery plan e le sue principali direttrici.
Il modello organizzativo del Pnrr prevede due livelli, strettamente legati tra di loro. La struttura di coordinamento centrale supervisiona l’attuazione del piano ed è responsabile dell’invio delle richieste di pagamento alla Commissione Europea, a seguito del raggiungimento degli obiettivi previsti. Accanto a questa struttura di coordinamento, agiscono una struttura di valutazione e una struttura di controllo.
Le amministrazioni sono invece responsabili dei singoli investimenti e delle singole riforme. Inviano i loro rendiconti alla struttura di coordinamento centrale, per garantire le successive richieste di pagamento alla Commissione Europea.
Il governo intende inoltre costituire delle task force locali che aiutino le amministrazioni territoriali a migliorare la loro capacità di investimento e a semplificare le procedure. La supervisione politica del piano -uno degli elementi centrali del Pnrr – è affidata a un comitato

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