L’approccio privilegia l’economia circolare e la riconversione riguarda in particolare la produzione di biogas connesso ad attività agricole. L’Aiuto prevede un contributo del 40% sull’investimento e una tariffa incentivante sul biometano prodotto per 15 anni; l’accesso avverrà tramite aste che si svolgeranno dal 2022 al 2024.
La misura rappresenta uno strumento qualificante per la decarbonizzazione di molti impieghi dell’energia ed è più che mai rilevante oggi, in un contesto in cui l’Italia è impegnata a ridurre il consumo di gas naturale e la propria dipendenza da fonti energetiche estere. Dunque, il biometano come vettore per ridurre le emissioni di CO2, contribuendo allo stesso tempo all’efficienza e alla sicurezza energetica.
Dopo l’approvazione del regime di Aiuto, sarà adottato il decreto attuativo della misura PNRR. Sempre sul tema del biometano, è stato inoltre firmato dal Ministro Cingolani il decreto ministeriale del 5 agosto 2022, interpretativo del DM 2 marzo 2018 sugli incentivi per la produzione del biometano.
Il testo chiarisce alcuni aspetti legati all’applicazione del decreto dal DM 2 marzo 2018, attualmente in vigore, destinato a incentivare il biometano immesso nel sistema dei trasporti mediante un meccanismo d’obbligo a carico dei soggetti che utilizzano carburanti fossili. Il decreto definisce in particolare il momento in cui matura il diritto al riconoscimento dell’incentivo per la produzione del biometano e il termine entro cui tale diritto debba essere esercitato, pena la sua decadenza, che è stato fissato al 31 dicembre 2023.
Il decreto, inviato dal MiTE alla Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione.