Il 19 maggio 2022 la Commissione Istruzione del Senato ha approvato la riforma degli Its, dopo più di un anno dalla sua approvazione alla Camera. Forse già la prossima settimana è previsto l’inizio delle votazioni in Senato, poi si tornerà alla Camera per il via libera finale (a Montecitorio l’iter si annuncia rapido, dopo l’accordo politico di febbraio sui miglioramenti da fare al testo). Il Sole 24 Ore del 20 maggio 2022 dettaglia i principali contenuti della riforma: • i finanziamenti agli Its non saranno più legati ai bandi, bensì ad una programmazione triennale dell’offerta formativa (la riforma fa nascere un fondo per l’istruzione tecnologica superiore da 48,3 milioni a decorrere dal 2022); • gli 1,5 miliardi in 5 anni previsti dal PNRR dovranno andare ad incrementare il numero di percorsi formativi, e quindi a vantaggio degli studenti (e non distribuiti a pioggia); • le imprese saranno perno degli Its sotto quattro punti di vista: o la docenza dovrà arrivare «per almeno il 60% del monte ore complessivo» dal mondo del lavoro; o Almeno il 35% della durata del percorso sarà rappresentato da stage e tirocini aziendali, che potranno essere svolti anche all’estero e sostenuti da adeguate borse di studio; o la presidenza della Fondazione Its è, di norma, «espressione delle imprese fondatrici e partecipanti»; o per le aziende che investono negli Its è previsto un credito d’imposta del 30%, che sale al 60% se l’erogazione è fatta nelle province con maggior tasso di disoccupazione.