Il Sole24Ore riporta che il piano Transizione 4.0, che finanzia gli investimenti delle imprese in tecnologie e formazione digitali, potrebbe essere allargato anche agli investimenti energetici. Il riassetto che i tecnici del MISE studiano prevede l’estensione della platea degli investimenti anche agli interventi per la transizione ecologica e l’efficientamento energetico. Oltre a ciò, l’intenzione sarebbe quella di valorizzare maggiormente i progetti che sviluppano i sistemi di intelligenza artificiale e la gestione del cloud rispetto al mero rinnovo di macchinari e/o attrezzature. Insieme al restyling, i crediti di imposta Transizione 4.0 potrebbero essere prolungati negli anni. Il tema sarà affrontato anche nella campagna elettorale, per finire sull’agenda del nuovo governo. Infatti, come dimostra lo studio di Unioncamere, attenzionato anch’esso dal Sole24Ore di oggi a pag.6, saranno circa 36mila le imprese che nel triennio 2022-2024 adotteranno le strategie di sviluppo legate alle tecnologie 4.0 grazie ai fondi del PNRR.