Le risorse idriche nel PNRR

L’attenzione che il PNRR dedica alla transizione verde passa anche da una migliore gestione delle
risorse idriche nel nostro paese, dove negli anni si sono accumulate gravi problematiche, legate sia
alla pianificazione degli interventi sulle infrastrutture idriche, sia alle difficoltà nella realizzazione delle
infrastrutture di fognatura e depurazione.
Particolarmente grave, come noto, è poi la questione delle perdite delle reti idriche nazionali
causate da una rete di distribuzione antiquata e da una scarsa efficacia dell’azione dei soggetti
attuatori nel settore idrico: i dati Istat rivelano uno spreco annuo di 4,5 miliardi di metri cubi di acqua
potabile, con tristi record della Sardegna che disperde il 51,2% delle acque immesse in rete e della
Sicilia che ne disperde il 50,5%. Altre problematiche che interessano il Sud Italia sono legate alla
carenza di depuratori, assenti in 339 comuni e all’inefficienza dei sistemi fognari, che vedono 394
mila persone al sud senza un servizio pubblico di fognatura comunale. Se ai problemi strutturali
aggiungiamo le sempre più frequenti crisi idriche dovute ai cambiamenti climatici, il quadro diventa
ancora più drammatico.
Il PNRR si impegna a rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture primarie per la fornitura di
acqua, in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico.
La Missione 2 componente 4 del PNRR prevede due riforme e quattro investimenti per il
miglioramento della gestione della risorsa idrica, per un risorse pari a 3,85 miliardi di euro. A questi,
devono aggiungersi 482 milioni del fondo REACT EU destinati alle reti idriche.
Gli investimenti sopracitati sono:
– Investimento 4.1: Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza
dell’approvvigionamento idrico
– Investimento 4.2: Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la
digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.
– Investimento 4.3: Investimenti nella resilienza dell’agro-sistema irriguo per una migliore
gestione delle risorse idriche
– Investimento 4.4: Investimenti in fognatura e depurazione

ANALISI DEGLI INTERVENTI
Investimento 4.1 – Amministrazione titolare: MIMS
OBIETTIVO: incrementare la sicurezza dell’approvvigionamento idrico di importanti aree urbane, la
sicurezza e la resilienza delle reti, compreso l’adattamento ai cambiamenti climatici, esclusa la
costruzione di nuove dighe, e la capacità di trasporto della risorsa.

CRONOPROGRAMMA:
– Dicembre 2021: decreto MIMS che ha previsto interventi su sistemi di
approvvigionamento a scopo idropotabile e/o irriguo volti ad ottimizzare e completare
infrastrutture idriche per la derivazione, l’accumulo e l’adduzione della risorsa.
L’obiettivo dell’intervento è incrementare la resilienza ai cambiamenti climatici, migliorare la
sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente e ridurre gli sprechi di risorsa. I 124
interventi approvati da questo decreto hanno un valore complessivo di 1.999.017.868,22
euro.
– Entro settembre 2023: notificata l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici
– Entro marzo 2026: completati gli interventi sui 25 sistemi idrici complessi, assicurando il
miglioramento della qualità dell’acqua, l’aumento degli standard di sicurezza, l’ottimizzazione
dell’approvvigionamento idrico e la riduzione delle perdite.

investimento 4.2 – Amministrazione titolare: MIMS, in sinergia con il Ministro per il Sud e la
Coesione territoriale

OBIETTIVO: realizzare almeno 25.000 km di nuove reti per la distribuzione dell’acqua potabile e
ridurre le perdite idriche, soprattutto nel Mezzogiorno
DOTAZIONE FINANZIARIA: 900 milioni, di cui 40% (360 milioni) è destinato prioritariamente alle
Regioni del Mezzogiorno
CRONOPROGRAMMA:
– Dicembre 2021: approvato lo schema di decreto contenente l’avviso per accedere a 900
milioni di euro destinati al miglioramento delle reti idriche
– Marzo 2022: uscito bando MIMS finalizzato a ridurre le perdite di acqua nelle reti di
distribuzione, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti che alloca 900
milioni del PNRR. Le proposte di finanziamento dovranno essere presentate dag Enti di
Governo d’Ambito in due finestre temporali:dal 19 aprile 2022 ed entro il 19 maggio 2022 –
630 milioni; dal 1° settembre 2022 ed entro il 31 ottobre 2022 – 270 milioni
Gli interventi finanziabili comprendono:
– l’installazione di strumenti tecnologici per la misura delle portate, delle pressioni e dei livelli
d’acqua nei serbatoi
– la modellazione idraulica della rete, la pre-localizzazione delle perdite tramite metodi
classici e innovativi (radar, scansioni da satellite)
– interventi di manutenzione straordinaria
– installazione di ‘contatori intelligenti’ per la misurazione dei volumi consumati dall’utenza
– Entro settembre 2023: definiti gli appalti di tutti gli interventi finanziati per l’ammodernamento
e l’efficienza delle reti di distribuzione idrica
– Entro dicembre 2024: costruiti 9.000 km di rete idrica distrettuale
– Entro marzo 2026: costruiti almeno 25.000 km di rete idrica distrettuale
Anche in questo caso, le opportunità per le imprese del settore saranno varie e dovranno
aggiudicarsi gli interventi tramite appalti.

React EU – Amministrazione titolare: MIMS
Intervento complementare all’investimento 4.2 del PNRR: Riduzione delle perdite nelle reti di
distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti
DOTAZIONE FINANZIARIA: 482 milioni di euro destinati interamente al sud
CRONOPROGRAMMA:
– Novembre 2021: emanato bando REACT EU che ha allocato 313 milioni di euro destinati
alle reti idriche – REACT EU
– Marzo 2022: pubblicato gli esiti del bando del 9 novembre 2021 che allocava 313 milioni di
euro del fondo REACT EU destinati alle reti idriche.
– Entro il 2022: finanziamento con ulteriori 169 milioni di euro di altri tredici progetti che pur
soddisfacendo tutti i requisiti del bando non hanno potuto essere finanziati per l’esaurimento
delle risorse a disposizione. Gli interventi riguardano le regioni Basilicata, Campania e Sicilia.
ESEMPI DI INTERVENTI:
• Sicilia: ATI ENNA – Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la
digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, del valore di 58.079.104,20 euro e finanziabile
con il fondo REACT EU per 56.960.872,72
• Puglia: Smart water management e risanamento delle reti idriche di distribuzione ATO Puglia.
Il progetto ha un costo di 99.750.000,00 euro ed è stato finanziato con 90.281.308,97.
• Campania: Ente idrico campano – abc4innovation – innovazione dell’iwrm nella città di Napoli,
per cui il REACT sui 21.793.752,26 € sui 27.242.190,33 € del progetto.

Investimento 4.3 – Amministrazione titolare: MIPAAF
OBIETTIVO: consentire una disponibilità maggiore e più costante di acqua per le coltivazioni,
aumentando la resilienza dell’agroecosistema agli eventi di siccità e alle situazioni di emergenza.
DOTAZIONE FINANZIARIA: 880 milioni di euro, 40% (352 milioni) al sud
CRONOPROGRAMMA:
– Settembre 2021: Decreto Mipaaf di approvazione degli elenchi dei 249 progetti presenti nel
Database Nazionale degli investimenti per l’Irrigazione e l’Ambiente (DANIA)
Alcuni esempi di interventi ammessi a finanziamento:
• Calabria: Interventi di miglioramento ed adeguamento dei sistemi di adduzione e delle reti
di distribuzione del sistema irriguo consortile Mucone e completamento degli interventi di
miglioramento, ristrutturazione ed efficientamento dei sistemi di adduzione, accumulo e delle
reti di distribuzione del sistema irriguo consortile Mucone, per un valore di 21.316.311,62
euro;
• Calabria: Progetto per la messa in sicurezza ed adeguamento normativo delle condotte in
cemento-amianto dell’impianto irriguo consortile dell’altopiano di Isola di Capo Rizzuto che
prevede un affidamento di risorse pari a 20,9 milioni;
• Lombardia: Interventi di riqualificazione del sistema irriguo del distretto di Fossalta
finanziabile con 26.156.529,18 euro;

Investimento 4.4 – Amministrazione titolare: MITE
OBIETTIVO: potenziare/realizzare efficaci sistemi di depurazione e, se possibile, convertire gli
impianti per il trattamento delle acque reflue in “fabbriche verdi” che consentiranno di recuperare
energia e fanghi, e di riutilizzare le acque, una volta depurate, per scopi irrigui e industriali.
DOTAZIONE FINANZIARIA: 600 milioni destinati interamente al Sud. Ulteriori investimenti saranno
ricompresi nell’ambito delle politiche di coesione 2021-2027.
CRONOPROGRAMMA:
– In corso: Decreto ministeriale in collaborazione con ARERA contenente il criterio di riparto
delle risorse, i criteri di ammissibilità e valutazione delle proposte progettuali da sottoporre
alla Conferenza Unificata. Si procederà, tramite procedura concertativo negoziale,
all’individuazione degli interventi con le relative risorse attraverso la sottoscrizione di Accordi
di Programma tra le parti interessate
– Entro dicembre 2023: Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici di fognatura e depurazione,
dal valore di 600.000
– Entro giugno 2024Azzerare il numero di residenti in zone non conformi alla Direttiva del

Consiglio 91/217/CEE

: Interventi per fognature e depurazione. L’obiettivo entro questo termine
è di ridurre di almeno 570.000 il numero degli abitanti residenti in zone non conformi alla
Direttiva del Consiglio 91/217/CEE
– Entro marzo 2026: LE RIFORME

Riforma 4.1 – semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione
degli investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico
Obiettivo: semplificazione normativa e il rafforzamento della governance, al fine di migliorare la
gestione del sistema e consentire un’accelerazione degli investimenti nelle infrastrutture di
approvvigionamento idrico, rendere il Piano Nazionale di interventi nel settore idrico lo strumento
centrale di finanziamento pubblico per gli investimenti nel settore.

La riforma, la cui realizzazione era prevista entro dicembre 2022, è stata attuata in anticipo nel 2021
con dall’art. 2, comma 4-bis del decreto-legge n. 121/2021, convertito in l. n. 156/2021.
I punti principali della riforma:
1. Entro il 30 giugno 2022, adottare il Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la
sicurezza nel settore idrico. Il Piano nazionale è aggiornato ogni tre anni, con le modalità
di cui al primo periodo, tenuto conto dello stato di avanzamento degli interventi;
2. con uno o più decreti del MIMS, di concerto con il MITE, il Mipaaf, il MiC e MEF sentita
l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, previa acquisizione dell’intesa in sede
di Conferenza unificata sono definiti le modalità e i criteri per la redazione e per
l’aggiornamento del Piano nazionale tenuto conto dei piani di gestione delle acque dei
bacini idrografici predisposti dalle Autorità di bacino distrettuali;
3. il MIMS segnala i casi di inerzia e di inadempimento degli impegni previsti da parte degli enti
di gestione e degli altri soggetti responsabili. Il Presidente del Consiglio dei ministri, previa
diffida ad adempiere entro il termine di trenta giorni, su proposta del MIMS, nomina
Commissario straordinario che esercita i necessari poteri sostitutivi di programmazione e di
realizzazione degli interventi, e definisce le modalità, anche contabili, di intervento.

Riforma 4.2: garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati.
Obiettivo: rafforzare il processo di industrializzazione del settore idrico favorendo la costituzione di
operatori integrati, pubblici o privati, per consentire economie di scala e garantire una gestione
efficiente degli investimenti e delle operazioni e ridurre il water service divide tra Mezzogiorno e
Centro-Nord.
La costruzione degli Ambiti Territoriali Ottimali dovrà avvenire entro la metà del 2022.